Che cos’è e come si usa il lastrame di porfido

Di in Attività domestiche on 27 Giugno 2016

Che cos’è il lastrame di porfido e le sue caratteristiche

Il lastrame di porfido sono formate da lastre di questo materiale lapideo naturale estratto dalla cava: viene detto anche mosaico, palladiana oppure opera incerta. Il lastrame di porfido può essere di vario spessore e dimensioni, ma si caratterizza sempre per avere il piano di calpestio (cioè la faccia superiore) allo stato naturale, senza variazioni e scabrosità eccessive. In più i bordi a spacco devono avere un andamento irregolare. Le lastre vengono realizzate subito dopo che il materiale grezzo appena estratto è stato sottoposto alle operazioni di cernita. A questo punto, in base alle caratteristiche della pietra, si classificano gli elementi in quattro diverse tipologie: di conseguenza cambia anche il loro spessore e la loro destinazione d’uso. Il lastrame di porfido ha diverse destinazioni d’uso, che possono essere interne oppure esterne. In particolare le lastre vengono usate per rivestire le terrazze , i muri e le facciate e per realizzare pavimentazioni esterne, ad esempio camminamenti, marciapiedi, cortili, patii e vialetti. Di recente è stata introdotta una particolare tecnica di lavorazione, detta spazzolatura, che permette di impiegare il lastrame di porfido anche negli ambienti interni: di conseguenza si recupera il materiale e si ottengono pavimentazioni di grande valore.

Le differenti tipologie di lastrame di porfido

Come accennato il lastrame di porfido è prodotto e commercializzato in quattro tipologie diverse, che si distinguono in modo netto e immediato per le proprie caratteristiche e spessori. Sono il sottile normale, il normale su palette, il gigante sottile e il gigante normale: in ogni caso i formati sono composti da lastre dalla forma irregolare. Il tipo normale su palette rappresenta il lastrame di porfido più comune, diffuso e utilizzato: infatti non solo è adatto per rivestire ogni superficie interna ed esterna, ma risulta anche ideale per ottenere pavimentazioni carrabili con traffico leggero. Infatti si caratterizza per avere uno spessore variabile, dai 2 ai 5 centimetri. In ogni caso si consiglia di non adottare questa tipologia di lastrame di porfido per rivestire percorsi a traffico pesante. Anche i suoi colori sono vari, perché si possono usare diverse varietà di porfido (viola, grigio, rosso oppure rosa). La tipologia normale sottile è invece adatta solo per realizzare pavimenti a uso pedonale, rivestimenti per terrazzi, balconi, patii o portici. Infatti lo spessore delle lastre va da 1 a 3,5 centimetri e per questo motivo è preferibile evitare di usarlo per pavimentazioni carrabili e trafficate. In questo modo si evita il rischio che venga danneggiato o lesionato dal passaggio di veicoli. Anche in questo caso si possono impiegare tante varietà di porfido, soprattutto per il fatto , usando le tipologie più spettacolari dal punto di vista cromatico, il risultato finale è davvero di grande effetto estetico e decorativo.

Le tipologie giganti di lastrame di porfido

Le tipologie giganti di lastricato di porfido si caratterizzano per essere di formato maxi e quindi la loro posa deve essere seguita con più attenzione e cura per evitare di commettere sbagli: rispetto ai tipi normali hanno uno spessore maggiore e quindi possono essere impiegate in situazioni con traffico più o meno leggero. Ad esempio le lastre di tipo gigante sottile sono spesse dai 2 ai 4 centimetri, quindi possono essere impiegate per rivestire zone interessate da un traffico non pesante o per realizzare pavimentazioni di vario genere. Le lastre possono essere di diversi colori perché impiegano differenti varietà, tuttavia non sono facili da reperire perché sono scarsamente prodotte. Infine la tipologia gigante ha tantissime destinazioni d’uso perché gli elementi possono creare qualunque pavimentazione, che siano pedonali o carrabili. Se il traffico è intenso, la posa deve seguire una procedura più curata. Questo lastricato di porfido ha lo spessore maggiore rispetto a tutte le altre tipologie: infatti le lastre sono spesse dai 3 ai 7 centimetri. Le lastre giganti possono essere posate anche sulla terra, anche se è preferibile avere un sottofondo di sabbia per una maggiore stabilità.”

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